mercoledì 23 novembre 2016

CANCELLO ARNONE - Raccolta rifiuti, un'utopia in via Chiapparo: la denuncia di un residente


CANCELLO ARNONE (Matilde Crolla) – Raccolta rifiuti, in via Chiapparo pare sia diventata un’utopia negli ultimi tempi. A denunciare il disservizio è Gaetano Valentino (nella foto), cittadino di Cancello ed Arnone, che risiede proprio nella zona. 
Si tratta di una strada di campagna in cui vivono circa venti famiglie. “Abbiamo, come per tutte le strade di campagna di questo Comune, l'annoso problema della raccolta dei rifiuti. Il ritiro in regime di massima efficienza viene effettuato una sola volta a settimana ma la massima efficienza nell'avanzare degli anni si è ridotta a massima inefficienza con punte anche di sei settimane di mancata raccolta- sostiene Gaetano Valentino-. Quando i contenitori si riempiono fino all’orlo ci vediamo costretti a depositarli a terra. I cani, ovviamente, li aprono e cospargono l’immondizia sulla strada riducendola ad un manto di rifiuti”. 
Secondo quanto denuncia il cittadino Gaetano Valentino la scorsa estate una delegazione di residenti si è recata in Comune a denunciare la problematica, ricevendo rassicurazioni da parte del sindaco, Pasqualino Emerito, circa la risoluzione del disagio. 
“Il primo cittadino ci aveva assicurato che la raccolta sarebbe stata normalizzata ma così non è stato. Solo qualche mese fa per un periodo di 4/5 settimane è stata rimossa puntualmente. Adesso siamo punto e accapo. Da tre settimane non viene raccolta. I cassonetti sono già strapieni. Da considerare che dall'anno scorso il Comune ha attivato il pagamento della Tari anche per i garage e i sottotetto per cui io sono passato da 416 euro dell'anno precedente a 739 euro in cambio di un servizio sempre più inefficiente- accusa Gaetano Valentino-. Cancello Arnone non ha un'area ecologica, nonostante vi siano molti terreni confiscati alla camorra che potrebbero essere destinati ad isole ecologiche, per cui abbiamo difficoltà a smaltire elettrodomestici o ingombranti. Ho avuto due elettrodomestici da buttare per un anno e mezzo (nel frattempo gli elettrodomestici da smaltire erano diventati tre). Abbiamo più volte lasciato la notizia al Comune, ai vigili urbani, ma assolutamente niente. Alla fine mi sono rivolto a un ragazzo addetto alla raccolta che, molto gentilmente, si è impegnato, nonostante era in ferie, e ha fatto provvedere alla rimozione. Io la Tari la pago e pretendo che il servizio sia efficiente come per tutti gli altri. Non possiamo essere trattati come cittadini di serie B”, conclude Gaetano Valentino.