giovedì 1 dicembre 2016

CELLOLE - Politica e pseudo alleanze, Rusciano e Di Leone sulla stessa linea referendaria. E Sarno strizza l'occhio ai civici

Giovanni Rusciano e Guido Di Leone

CELLOLE (Matilde Crolla) – C’è fermento politico in città in vista dell’imminente referendum per la riforma costituzionale previsto per domenica prossima 4 dicembre. 
Sarà sicuramente anche un banco di prova non solo a livello nazionale, ma anche locale di quella che è la tendenza politica rispetto al ‘Si’ e al ‘No’. L’una contro l’altra schierate le due compagini presenti in consiglio comunale, ma non solo. La mobilitazione referendaria, che vede in campo anche il neo nato gruppo con a capo Giovanni Rusciano, la dice lunga su quelle che potrebbero essere anche le future alleanze politiche cittadine. I pentastellati di Rusciano, infatti, che in politica non hanno mai fatto mancare il loro contributo in termini di voti e di sostegno, potrebbero in futuro strizzare l’occhio al ‘Comitato civico cellolese’, visto che sulla linea referendaria si ritrovano sulla stessa lunghezza d’onda. Rusciano è da sempre vicino all'ex sindaco Antonio Lepore, ma essendo un giovane pieno di voglia di fare, non è detto che in futuro non possa pensare di creare un progetto politico nuovo con giovani come lui.
Per quanto riguarda il 'Comitato civico cellolese', Guido Di Leone e Carmine Freda ultimamente hanno ricevuto diverse attestazioni di simpatia, anche da personaggi politici che non ci saremmo mai aspettati. Ammiccamenti, proposte di progetti sinergici per le lontane ma future amministrative (sembra prematuro dirlo ma c’è già chi è guarda in prospettiva dei prossimi cinque anni ndr) e tanto altro che bolle nel calderone della politica locale. Si vocifera addirittura di un incontro ‘ravvicinato’ tra il leader civico Di Leone e l’ex pupillo di Angelo Barretta, Umberto Sarno. Questi ultimi, tra l’altro, negli ultimi tempi seguono le stesse vicende politico-amministrative, come la questione Eco4 e la farmacia comunale. Non si esclude che i due giovani politici locali abbiano pensato di collaborare. Un proverbio dice “il nemico del mio peggior nemico diventa mio amico”. Questa negli ultimi tempi sembra essere proprio la logica che guida i rapporti di una parte della classe politica locale.