giovedì 23 febbraio 2017

SESSA AURUNCA - Sasso assente in Consiglio, Tommasino 'spara a zero': basta con i servilismi


SESSA AURUNCA - "Il giorno 21 febbraio si è assistito al perpetrarsi di questa farsa amministrativa". Esordisce così l'ex sindaco, Luigi Tommasino, nel commentare il consiglio comunale andato deserto. 
"Sasso Silvio ha fatto finalmente capire che cosa intende per sindaco vero non presentandosi in consiglio comunale, preferendo la fuga ed ignorando forse che la sua presenza non sarebbe stata computata nel numero dei presenti. Complimenti al sindaco vero! Speriamo che almeno mantenga fede a quanto da lui stesso scritto sul profilo personale di Facebook in cui dichiarava che se non compattava la maggioranza andava via. Siccome non penso che gli otto consiglieri comunali, disposti a votare la sfiducia, possano cambiare pensiero (il rimangiarsi tutto sarebbe da Striscia la notizia), mi auguro cerchi di liberarci, in senso prettamente amministrativo, della sua presenza. 
Sembrerebbe che sia stato un consiglio comunale inutile ed invece ha certificato, in modo inequivocabile, due cose. La prima è che Sasso e la sua amministrazione non sono assolutamente in grado di governare: all’immobilismo assoluto, alla mancanza di progettualità e di idee che diano sviluppo e respiro al territorio, ha aggiunto anche il completo disinteresse dei problemi reali dei cittadini. Assicuriamo tutti che saremo sempre sul pezzo perché gli abitanti di questa amata terra non debbano pagare ulteriormente gli sfasci economici, finanziari e sociali dell’amministrazione Sasso. La seconda è che con la loro assenza i tre consiglieri comunali, Carlo Loffredo (ormai ex per sentenza Tar), Luigi Del Mastro e Luca Sciarretta, hanno certificato la totale adesione all’amministrazione Sasso. Consiglio quindi a Sciarretta Luca di evitare comunicati fasulli che hanno il solo scopo presunto di ingannare la buona fede delle persone. Capisco poverino che esegue solo ordini ma dimentica forse che ci mette la faccia e la dignità". 
Si sa chiaramente che cosa pensava Sasso Silvio di Lorenzo Di Iorio, Raffaele Aceti e quant’altro. Considerazioni estremamente pesanti che riguardano la sfera morale e sociale delle persone nominate. Voglio altresì ricordare al Di Iorio che un congiunto stretto dell’attuale sindaco vero, durante la quaresima di due anni fa, si liberò della saliva in eccesso (sputò) sulle scarpe dello stesso. Tutto questo, e niente e nessuno può giustificare l’atteggiamento di sottomissione e postulante tenuto dal Di Iorio e dal suo entourage. Che diamine…… un po’ di amor proprio e di orgoglio", continua Tommasino.
"La politica vera- conclude-, quella rivolta a fare l’interesse pubblico, si nutre di legalità, trasparenza assoluta, limpidezza di animo e pensieri, cioè di quella conversione del cuore e della mente che allontana i servilismi, gli interessi privati (qualunque essi siano) e le ipocrisie che servono a nascondere quanto di più marcio c’e’ dentro di noi".