martedì 23 maggio 2017

CELLOLE - 'La legalità cammina pari passo con l'amore', così il magistrato Sirignano ha ricordato Giovanni Falcone


CELLOLE (Matilde Crolla) - "La parola legalità cammina pari passo con la parola amore", questo il senso del lungo ed interessante intervento del magistrato Cesare Sirignano, ospite degli studenti della scuola media dell'istituto comprensivo 'Serao-Fermi' di Cellole, in occasione del 25esimo anniversario della morte di Giovanni Falcone. La visita del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo ha concluso in bellezza l'anno scolastico dedicato interamente al progetto sulla legalità. "Legalità come amore, amando voi stessi e amando gli altri già vivete nella legalità. Chi si droga non ama se stesso, chi non rispetta le regole non rispetta neppure gli altri. Il rispetto e l'amore per se stessi rappresenta l'incipit del vivere secondo legalità". Le parole profonde del magistrato hanno colpito nel segno, non lasciando indifferenti i giovani studenti delle scuole medie, presenti nell'aula magna della scuola media insieme ai docenti, al Comitato Genitori, presieduto da Teresa De Vita, e ad un gruppo di genitori, sempre troppo esiguo purtroppo. Il magistrato Sirignano, insignito della cittadinanza onoraria di Cellole proprio dal sindaco Angelo Barretta all'indomani del suo insediamento, ha inoltre evidenziato come sia per lui un motivo di gioia e soddisfazione girare per le scuole ed intrattenersi con gli studenti a parlare di legalità. "La mafia si sconfigge con la cultura e la scuola in questo caso fornisce un grande strumento di legalità". Sirignano non ha potuto fare a meno di ricordare i giudici Falcone e Borsellino, eroi dei nostri tempi che immaginavano il triste destino che li avrebbe portati alla morte ma che nonostante ciò hanno continuato a combattere per la legalità. Il dirigente scolastico, Luigi Sorreca, ha a sua volta ringraziato i presenti per aver creato questo evento così importante a conclusione di un percorso sulla legalità. E' intervenuto anche il parroco, don Lorenzo Langella, vicario episcopale per la legalità della Diocesi di Sessa Aurunca, che ha portato anche i saluti del vescovo, monsignor Orazio Francesco Piazza, che non è riuscito ad essere presente ma che in una lettera ha rinnovato i suoi saluti ai presenti ed in particolare agli studenti, ricordando con gioia l'incontro avuto con loro due settimane fa. Anche l'assessore all'Istruzione, Alexia Russo, è intervenuta affermando come "la prima educazione alla legalità inizia dalla scuola. Nella struttura scolastica nascono i primi comportamenti devianti che vanno corretti. La scuola è il luogo in cui si insegna anche il rispetto per gli altri ed il rispetto delle regole del vivere civile". Un importante contributo è stato fornito anche dall'imprenditore Antonio Picascia, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza di vita e di lotta alla camorra. Gli interventi sono stati conclusi dal sindaco, Angelo Barretta, che con la fascia tricolore ha esordito dichiarando la sua soddisfazione ed onore nell'ospitare un così importante esempio di legalità nella persona del magistrato Sirignano. Ha esortato, inoltre, i ragazzi a vivere nella legalità sottolineando come spesso in politica si possa cadere in errore. Barretta ha evidenziato la linea sottile che in taluni casi divide il bene ed il male, ricordando come in qualche occasione anche qualche suo collega sindaco ha avuto problemi di carattere giudiziario proprio per questa linea divisoria molto fragile. Ha esortato inoltre i ragazzi a rispettare l'ambiente ed il territorio in cui vivono. Tante le domande che gli studenti hanno posto a Sirignano sulla sua esperienza di vita, sulle paure e sulle rinunce affrontate per la sua attività lavorativa. Il percorso sulla legalità avviato a scuola si concluderà giovedì 25 maggio con la visita di Benedetto Zoccola.