SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Abuso edilizio, concluse le indagini a carico di un
finanziere, acquirente di una privata abitazione, e di altre quattro persone
coinvolte nella vicenda, tra cui il direttore dei lavori, il titolare della
ditta, il responsabile del cantiere ed il proprietario dell’immobile. La
vicenda risale al 2009, anno in cui viene firmato il compromesso tra l’acquirente,
ossia il finanziere, ed il proprietario dell’immobile. Nel 2011 hanno inizio i
lavori di costruzione dell’immobile. Ad un certo punto a lavori conclusi il
finanziere comunica di non essere più intenzionato a procedere con l’acquisto
completo dell’immobile, avendo riscontrato delle irregolarità. A quel punto la
questione si fa più intricata. Infatti, se da un lato il finanziere fa un passo
indietro perché a suo dire “sarebbero stati commessi dei piccoli abusi edilizi”
da parte della ditta appaltatrice, dall’altra il proprietario dell’immobile
sottolinea che “tali abusi sarebbero stati voluti proprio dal finanziere e che
la ditta appaltatrice avrebbe proceduto su richiesta dell’acquirente”. Dunque,
l’uno smentisce l’altro. Ora l’esito delle indagini, nel corso delle quali sono
state anche interrogate tutte le parti in causa, dovrebbe consentire di fare luce sull’intera
vicenda, a meno che non sia disposto il rinvio a giudizio per tutti e dunque
l’inizio del processo.