sabato 23 settembre 2017

SESSA AURUNCA - Ospedale, smembrato l'eccellente reparto di cardiologia: l'appello del Circolo Vassallo dopo la denuncia del primario Di Lorenzo


SESSA AURUNCA - Reparto di cardiologia dell'ospedale 'San Rocco' di Sessa Aurunca, il Circolo 'Angelo Vassallo' di Sessa Aurunca si fa portavoce di una lettera di denuncia che il primario, Luigi Di Lorenzo, ha indirizzato ai vertici dell'Asl di Caserta. "Nei giorni scorsi siamo venuti a conoscenza di una durissima lettera di denuncia inviata in data 20 agosto dallo stimato dott. Luigi Di Lorenzo, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale San Rocco, indirizzata al Direttore generale, al Direttore sanitario e al Direttore amministrativo dell’ASL di Caserta e, per conoscenza, al Direttore sanitario dello stesso ospedale di Sessa Aurunca. Nella missiva, il dott. Di Lorenzo denuncia senza mezzi termini lo stato di gravissima difficoltà operativa in cui versa uno dei reparti fondamentali del presidio ospedaliero che, è bene ricordarlo, in questi anni ha assicurato, in un settore nevralgico come la cardiologia, un’eccellente assistenza esclusivamente in virtù della dedizione e della competenza professionale di tutti gli operatori a cominciare dallo stesso primario di cui è nota la professionalità e l’alto senso del dovere", scrivono i responsabili del Circolo 'Angelo Vassallo'. "Ciò non ha impedito, come ricorda lo stesso Di Lorenzo, “in tali condizioni di carenza e precarietà, un fuggi fuggi da parte di operatori stremati dalle condizioni indecorose di lavoro”. Si rischia ora un’ulteriore forse irreversibile crisi del reparto a seguito delle mancate promesse sia da parte delle autorità sanitarie e ancor più di quelle politiche, in  primis dai responsabili della Regione Campania. Ci risulta, infatti, che quanto denunciato nella lettera del dott. Di Lorenzo sia stato più volte rappresentato al consigliere regionale, on. Oliviero, e allo stesso sindaco Sasso.
Veniamo al punto nodale della questione. In base alla delibera 1079 dell’11 agosto 2017 con la quale l’ASL di Caserta propone alla Regione Campania l’adozione dell’atto aziendale sono previste per l’intera ASL 5 U.O.C. (unità operativa complessa) di Cardiologia tutte dotate di posti letto UTIC (Unità di Terapia intensiva Cardiologica); 

in particolare per l’ospedale di Sessa Aurunca sono previsti 10 posti di Cardiologia e 6 di UTIC. A tale proposito, il dott. Di Lorenzo denunzia nella citata lettera:
“Come ripetutamente in precedenza evidenziato, l’attuale configurazione della Cardiologia di Sessa,
potrebbe essere definita una “Unità Operativa Compressa” essendo composta di soli 3 posti di UTIC e 6 di Cardiologia, che non sono entità a sé stanti, bensì, da 14 anni, sono allocati in un pezzo della Medicina e della Rianimazione, a distanza di 3 piani l’una dall’altra. Nel caso dell’UTIC, addirittura, il personale del comparto risulta del tutto assente, essendo affidata l’assistenza al personale del comparto della Rianimazione. Per non parlare della carenza di attrezzature e dell’obsolescenza di quelle in dotazione, e dello stato di degrado dell’intero presidio. Penso sia superfluo sottolineare come quello che c’è da 14 anni a Sessa, rappresenta quanto di più lontano possa esistere da una Unità Operativa Complessa, così come viene dettagliatamente definita una U.O.C., nello stesso Atto Aziendale alla pagina 50.”
In buona sostanza ciò di cui necessità il reparto di cardiologia e, in generale, l’intero nosocomio sessano è una scelta politica che, a livello regionale, dirotti verso il nostro ospedale consistenti risorse in considerazione della specificità di un territorio che, vale la pena ricordarlo per l’ennesima volta, ha nel “San Rocco” un presidio irrinunciabile. Come precisa chiaramente la lettera del dott. Di Lorenzo: “per trasformare in una vera U.O.C., la realtà virtuale attualmente presente a Sessa, c’è bisogno di un massiccio investimento di risorse che non mi risulta siano nella disponibilità dell’ASL. E che, seppure ci fossero, non si comprende dove potrebbero essere allocati i 10 posti di Cardiologia + 6 di UTIC, promessi nell’Atto Aziendale. È inutile sottolineare che nessuna altra realtà cardiologica aziendale, versa in condizioni così disastrate, essendo tutte le altre, già corrispondenti, o, facilmente adeguabili agli standard previsti dall’Atto in oggetto.”
Detto in altri termini è necessario un intervento urgente e pressante da parte dei nostri rappresentanti istituzionali locali e regionali al fine di intercettare adeguati finanziamenti per il nostro ospedale. Fermo restando la disponibilità del nostro Circolo e dei nostri consiglieri comunali a collaborare a qualsiasi iniziativa in tal senso, viene spontaneo chiedersi: che fine ha fatto la tanto sbandierata filiera istituzionale di cui il sindaco Sasso ha parlato in campagna elettorale? Ed ancora: quali iniziative ha messo in campo l’on. Oliviero per favorire una presa d’atto da parte delle autorità regionali della drammatica situazione dell’ospedale di Sessa? Ma dinanzi a simili questioni le polemiche politiche lasciano il tempo che trovano. Il nostro invito, quindi, è rivolto a tutte le forze politiche del territorio, alle associazioni e agli stessi cittadini affinché , come già accaduto per il passato, la questione ospedale sia messa al primo posto nell’agenda politica del territorio. La salute dei cittadini viene prima di qualsiasi altra questione!
Nell’immediato non possiamo che condividere le conclusioni a cui perviene lo stesso dott. Di Lorenzo. che intendiamo pubblicamente ringraziare per il suo atto coraggioso e al tempo stesso incisivo:  “Per evitare che i cittadini e gli operatori di Sessa, vengano per l’ennesima volta ingannati e presi in giro da qualcosa di scritto e non realizzato, vi chiedo di produrre, nel più breve tempo possibile, un lavoro progettuale associato ad un cronoprogramma sulla realizzazione di quanto previsto per la Cardiologia di Sessa. Altrimenti, ci troviamo nuovamente di frante ad “aria fritta”, che non può non essere portata a conoscenza dell’opinione pubblica".