SESSA AURUNCA - Reparto di cardiologia dell'ospedale 'San Rocco' di Sessa Aurunca, il Circolo 'Angelo Vassallo' di Sessa Aurunca si fa portavoce di una lettera di denuncia che il primario, Luigi Di Lorenzo, ha indirizzato ai vertici dell'Asl di Caserta. "Nei giorni scorsi siamo
venuti a conoscenza di una durissima lettera di denuncia inviata in data 20
agosto dallo stimato dott. Luigi Di Lorenzo, primario del reparto di
cardiologia dell’ospedale San Rocco, indirizzata al Direttore generale, al
Direttore sanitario e al Direttore amministrativo dell’ASL di Caserta e, per
conoscenza, al Direttore sanitario dello stesso ospedale di Sessa Aurunca. Nella
missiva, il dott. Di Lorenzo denuncia senza mezzi termini lo stato di
gravissima difficoltà operativa in cui versa uno dei reparti fondamentali del
presidio ospedaliero che, è bene ricordarlo, in questi anni ha assicurato, in
un settore nevralgico come la cardiologia, un’eccellente assistenza
esclusivamente in virtù della dedizione e della competenza professionale di
tutti gli operatori a cominciare dallo stesso primario di cui è nota la
professionalità e l’alto senso del dovere", scrivono i responsabili del Circolo 'Angelo Vassallo'. "Ciò non ha impedito, come ricorda lo
stesso Di Lorenzo, “in tali condizioni di carenza e precarietà, un fuggi fuggi
da parte di operatori stremati dalle condizioni indecorose di lavoro”. Si
rischia ora un’ulteriore forse irreversibile crisi del reparto a seguito delle
mancate promesse sia da parte delle autorità sanitarie e ancor più di quelle
politiche, in primis dai responsabili della Regione
Campania. Ci risulta, infatti, che quanto denunciato nella lettera del dott. Di
Lorenzo sia stato più volte rappresentato al consigliere regionale, on.
Oliviero, e allo stesso sindaco Sasso.
Veniamo
al punto nodale della questione. In base alla delibera 1079 dell’11 agosto 2017
con la quale l’ASL di Caserta propone alla Regione Campania l’adozione
dell’atto aziendale sono previste per l’intera ASL 5 U.O.C. (unità operativa
complessa) di Cardiologia tutte dotate di posti letto UTIC (Unità di Terapia
intensiva Cardiologica);
in particolare per l’ospedale di Sessa Aurunca sono previsti 10 posti di Cardiologia e 6 di UTIC. A tale proposito, il dott. Di Lorenzo denunzia nella citata lettera:
in particolare per l’ospedale di Sessa Aurunca sono previsti 10 posti di Cardiologia e 6 di UTIC. A tale proposito, il dott. Di Lorenzo denunzia nella citata lettera:
“Come
ripetutamente in precedenza evidenziato, l’attuale configurazione della
Cardiologia di Sessa,
potrebbe
essere definita una “Unità Operativa Compressa” essendo composta di
soli 3 posti di UTIC e 6 di Cardiologia, che non sono entità a sé stanti,
bensì, da 14 anni, sono allocati in un pezzo della Medicina e della
Rianimazione, a distanza di 3 piani l’una dall’altra. Nel caso dell’UTIC,
addirittura, il personale del comparto risulta del tutto assente, essendo
affidata l’assistenza al personale del comparto della Rianimazione. Per non
parlare della carenza di attrezzature e dell’obsolescenza di quelle in
dotazione, e dello stato di degrado dell’intero presidio. Penso sia superfluo
sottolineare come quello che c’è da 14 anni a Sessa, rappresenta quanto di
più lontano possa esistere da una Unità Operativa Complessa, così come viene
dettagliatamente definita una U.O.C., nello stesso Atto Aziendale alla pagina
50.”
In
buona sostanza ciò di cui necessità il reparto di cardiologia e, in generale,
l’intero nosocomio sessano è una scelta politica che, a livello regionale,
dirotti verso il nostro ospedale consistenti risorse in considerazione della
specificità di un territorio che, vale la pena ricordarlo per l’ennesima
volta, ha nel “San Rocco” un presidio irrinunciabile. Come precisa
chiaramente la lettera del dott. Di Lorenzo: “per trasformare in una vera
U.O.C., la realtà virtuale attualmente presente a Sessa, c’è bisogno di un
massiccio investimento di risorse che non mi risulta siano nella
disponibilità dell’ASL. E che, seppure ci fossero, non si comprende dove
potrebbero essere allocati i 10 posti di Cardiologia + 6 di UTIC, promessi
nell’Atto Aziendale. È inutile sottolineare che nessuna altra realtà
cardiologica aziendale, versa in condizioni così disastrate, essendo tutte le
altre, già corrispondenti, o, facilmente adeguabili agli standard previsti
dall’Atto in oggetto.”
Detto
in altri termini è necessario un intervento urgente e pressante da parte dei
nostri rappresentanti istituzionali locali e regionali al fine di
intercettare adeguati finanziamenti per il nostro ospedale. Fermo restando la
disponibilità del nostro Circolo e dei nostri consiglieri comunali a
collaborare a qualsiasi iniziativa in tal senso, viene spontaneo chiedersi:
che fine ha fatto la tanto sbandierata filiera istituzionale di cui il
sindaco Sasso ha parlato in campagna elettorale? Ed ancora: quali iniziative
ha messo in campo l’on. Oliviero per favorire una presa d’atto da parte delle
autorità regionali della drammatica situazione dell’ospedale di Sessa? Ma
dinanzi a simili questioni le polemiche politiche lasciano il tempo che
trovano. Il nostro invito, quindi, è rivolto a tutte le forze politiche del
territorio, alle associazioni e agli stessi cittadini affinché , come già
accaduto per il passato, la questione ospedale sia messa al primo posto
nell’agenda politica del territorio. La salute dei cittadini viene prima di
qualsiasi altra questione!
Nell’immediato
non possiamo che condividere le conclusioni a cui perviene lo stesso dott. Di
Lorenzo. che intendiamo pubblicamente ringraziare per il suo atto coraggioso
e al tempo stesso incisivo: “Per
evitare che i cittadini e gli operatori di Sessa, vengano per l’ennesima
volta ingannati e presi in giro da qualcosa di scritto e non realizzato, vi
chiedo di produrre, nel più breve tempo possibile, un lavoro progettuale
associato ad un cronoprogramma sulla realizzazione di quanto previsto per la
Cardiologia di Sessa. Altrimenti, ci troviamo nuovamente di frante ad “aria
fritta”, che non può non essere portata a conoscenza dell’opinione pubblica".
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